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Benvenuti nell'homepage relativa al progetto INTERREG III A

"Salvaguardia dell'erpetofauna nel territorio di Alpe-Adria"

Il progetto considera prioritariamente la frammentazione degli habitat dovuta alle strade

Nell'ambito di questo progetto verranno individuate una serie di misure utili alla salvaguardia degli anfibi.
La collaborazione transfrontaliera fra le istituzioni coinvolte in Austria, Slovenia e Italia permette uno scambio di informazioni e di esperienze professionali molto intenso, il sostegno reciproco nella pianificazione e nella realizzazione di progetti di tutela e una cooperazione nelle pubbliche relazioni che accompagnano il progetto.

Situazione di partenza

Nel corso dell'anno gli anfibi hanno bisogno di vari habitat come per es. aree umide e stagni per la deposizione delle uova, habitat estivi e invernali. Occorre dunque un contesto ambientale diversificato, ricco di elementi naturali con presenza di microhabitat differenziati con presenza di pozze d'acqua, stagni, fossi, prati, siepi, aree boschive e zone umide. Perciò gli anfibi hanno sofferto molto delle bonifiche, dei riordini fondiari, del conseguente spianamento del territorio e della rettificazione dei corsi d'acqua. Inoltre un numero sempre maggiore di strade interrompono i percorsi di migrazione degli anfibi.
La perdita di habitat e la frammentazione rappresentano una delle principali cause del calo delle popolazioni degli anfibi nell'Europa centrale.

In Carinzia, secondo La lista rossa delle specie animali in via d'estinzione tutti gli anfibi autoctoni - eccezione fatta per la Salamandra atra - sono minacciati. Secondo quanto previsto dalla legge carinziana sulla tutela dell'ambiente (Gazzetta ufficiale della legge regionale numero 54/1986) oppure dal decreto sulla tutela delle specie animali (Gazzetta ufficiale 3/1989), tutte le specie autoctone sono protette durante tutto il corso dell'anno.
Otto fra queste specie di anfibi trovandosi anche nell'allegato II o IV della Direttiva 92/43/CEE del consiglio (relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche), sono salvaguardate a livello Europeo.

In Carinzia, da più di vent'anni vengono intraprese una serie di iniziative per la salvaguardia degli anfibi in pericolo di estinzione.

Dal 1991 l'Arge NATURSCHUTZ ha ottenuto dalla direzione centrale della pianificazione territoriale dell governo regionale della Carinzia (ufficio 20 - servizio per la tutela dell paesaggio e delle bellezze naturali) l'incarico di coordinare la protezione degli anfibi. Negli anni successivi sono state raccolte delle informazioni sugli anfibi morti lungo le strade e la rete degli incaricati -all'inizio costituita solo da poche persone - successivamente è stata ampliata per garantire la migrazione primaverile degli anfibi verso le aree umide e la deposizione delle uova presso i siti riproduttivi. Fino al 2001, in Carinzia, 141 tratti di strada sono stati inseriti nella lista dei percorsi di migrazione degli anfibi. Sono stati salvati circa 68.000 anfibi all'anno. La realizzazione di importanti misure di salvaguardia lungo le strade non sarebbe possibile senza il sostegno dei comuni, delle altre amministrazioni competenti nella gestione dei vari tratti stradali, e il concorso di numerosi cittadini.

Tramite la comune iniziativa UE INTERREG III A è stata riconosciuta la possibilità di arricchire il progetto regionale attraverso il contributo di una collaborazione transfrontaliera.

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Obiettivi del progetto

I risultati ottenuti nel corso degli ultimi anni hanno condotto ad individuare, fra i principali obiettivi per lo sviluppo del progetto, quello di un'azione di più estesa salvaguardia degli anfibi lungo le strade e dei relativi siti riproduttivi.

Per questo sono particolarmente importanti i seguenti obiettivi:

  • salvaguardia degli anfibi in ogni classe di età rispetto alla morte su strada
  • riduzione della frammentazione territoriale facilitando soprattutto le possibilità di migrazione degli anfibi di ogni età.
  • Conservazione dei siti riproduttivi e delle zone d'acqua stagnante utili per la deposizione delle uova
  • Valutazione delle misure intraprese
  • Intensificazione della collaborazione fra i partner del progetto per quanto riguarda la pianificazione e la realizzazione di misure di protezione, lo scambio di esperienze e l'elaborazione comune di standard metodologici
  • attività di divulgazione e informazione del pubblico che accompagnano il progetto.

Sviluppo temporale del progetto

Per motivi organizzativi, il progetto regionale è diviso in due progetti:

Domanda di sostegno economico nell'ambito del programma INTERREG III A Austria - Slovenia

  • 21 novembre 2001: consegna della domanda
  • 18 giugno 2002: accettazione da parte del comitato di pilotaggio
  • 7 ottobre 2002: comunicazione dell'offerta di cofinanziamento
  • 31 dicembre 2006: fine del progetto

Domanda di sostegno economico nell'ambito del programma INTERREG III A Austria - Italia

  • 21 novembre 2001: consegna della domanda
  • 25 giugno 2003: accettazione da parte del comitato di pilotaggio
  • 23 settembre 2003: comunicazione dell'offerta di cofinanziamento
  • 31 dicembre 2006: fine del progetto

Estensione spaziale del progetto

L'estensione spaziale della parte del progetto Austria - Slovenia nel programma INTERREG III A comprende le province Klagenfurt, Klagenfurt dintorni, St. Veit/Glan, Villach, Villach dintorni, Völkermarkt e Wolfsberg.

L'estensione spaziale della parte del progetto Austria - Italia nel programma INTERREG III A comprende le province Spittal, Hermagor e Feldkirchen.

Ulteriori informazioni del progetto carinziano sono disponibili nella versione tedesca.

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